All'inizio di aprile è stata pubblicata la ricerca di PRWeek/PR Newswire, sul nuovo scenario dei rapporti fra giornalisti, agenzie di relazioni pubbliche e uffici stampa. Lo scopo è quello di comprendere come i social media stanno rivoluzionando la comunicazione. Ecco un riassunto dei risultati.
Lo scenario che sta cambiando vede l'espansione da parte dei giornalisti delle diverse e nuove vie che essi intraprendono per interagire con le fonti e i professionisti delle PR.
Lo studio ha coinvolto 1300 giornalisti americani di quotidiani 34%, riviste 32%, giornali on line 13%, televisione 5%, radio 8% e blog 6%, e 1385 professionisti delle relazioni pubbliche.
Nel rapporto fra i social media, il giornalismo e le PR emerge che il 39% dei giornalisti, definiti tradizionali, si occupa anche di un blog e che al 37% di loro è chiesto di divulgare i contenuti via twitter. In più il 46% dei giornalisti ammette di utilizzare i blog per motivi di ricerca e il 33%utilizza i social network. L'utilizzo di Facebook e simili ha visto una crescita del 9% rispetto all'anni scorso. Nell'era digitale questi sembrano essere i modi più efficaci e veloci per creare contatti. Gli addetti alle pr affermano sempre più che la copertura mediatica di un evento deriva dalla costruzione di un rapporto con il giornalista e questo avviene sempre più tramite i social network. Il 62% dei PR professionisti afferma di seguire i singoli giornalisti e i media sui social network.
Il 59% dei giornalisti è anche autore di blog, questo dato testimonia la prevalenza dei blog. Il 31% dei giornalisti/blogger è autore per la propria testata di appartenenza. Questo fenomeno sembra esaudire la richiesta del pubblico, i lettori vogliono poter accedere ai contenuti anche tramite i blog. Questi forniscono la possibilità di dare un tocco personale a un articolo. Si tratta di un nuovo rapporto informale. Fermo restando che i lettori vogliono leggere le news in modo tradizionale. La conseguenza diretta è che i giornalisti utilizzino entrambi i mezzi. Allo stesso modo emerge che il 52% dei blogger ritiene quello che fa, al pari del lavoro giornalistico. Nel 2009 era il 37% dei blogger ad avere queste opinioni.
A testimoniare questo spostamento verso i blog, il fatto che il 44% dei professionisti delle Pr sceglie di utilizzare primariamente altri mezzi di quelli tradizionali del giornalismo: il 17% afferma di ricercare meno frequentemente uscite sui media tradizionali, il 66% mette con più frequenza i blogger fra i target di riferimento e infine il 45% dei relatori si rivolge direttamente al consumatore. I blog sono molto utilizzati per presentare nuovi prodotti, proprio perchè il blogger si crea un pubblico di riferimento che si fida di lui.
Il 45% dei giornalisti afferma di aver citato un blog in un articolo, essi sono sempre più utilizzati per le ricerche. Rimane però che il 90% dei giornalisti cerca informazioni riguardanti un'azienda sul sito web tradizionale, solo il 34% legge il blog dell'azienda e comunque il 51% non lo trova utile.
Anche la promozione emerge da questa ricerca come 'sociale': il 43% dei PR usa i social network per fornire informazioni, il 76% usa twitter, il 49% tramite Facebook. Il 61% dei giornalisti riceve notizie dai Pr tramite Facebook e il 44% via twitter. Secondo l'84% dei giornalisti le email sono il miglior modo di ricevere notizie. Solo il 4% afferma che il telefono è il miglior modo. In aggiunta il 34% dichiara che elementi multimediali ad integrare informazioni è cosa gradita. Il 53% dei giornalisti, poi, considera i link da altri media blog un importante mezzo di verifica del proprio successo. Il 49% di loro, allo stesso tempo, pensa che i commenti dei lettori non siano altrettanto importanti.
Questo a grandi linee il quadro che emerge nel nuovo rapporto fra PR e giornalismo.
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