Quotidiani e tv possono avere lo stesso padrone? Non succede già? questo è un altro aspetto della storia. Vediamo come il decreto 'mille proroghe' abbia lo zampino anche qui.
All'inizio della storia c'è la legge Gasparri che prevede il divieto di incrocio fra televisioni e stampa quotidiana fino al 31 dicembre 2010. Due giorni prima della scadenza con il decreto 'mille proroghe' viene deciso uno slittamento del termine fino al 31 marzo 2011. Questa norma è seguita da un'altra che da al Presidente del consiglio la possibilità di decidere, con un decreto, l'ulteriore proroga fino al 31 dicembre 2011. ........................
Quindi un emendamento del governo che sposta tutto al 31 dicembre 2012. Ma il quirinale ferma tutto, anche se per altre ragioni, per chiedere una 'ripulita' delle tante opzioni che secondo il presidente della Repubblica non vanno bene. In fretta e furia le modifiche si apportano ma la scadenza prorogata al 2012, non si comeè saltata......
Ed ecco che la palla passa a Berlusconi di nuovo.
Questa sera, però, apprendiamo che l'Antitrust chiede che "sia sottratta" al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi la facoltà di disciplinare il divieto di incroci tra stampa e televisione.
Un sospiro!
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