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12 dic 2011

La comunicazione politica #1

Ne avevo brevemente accennato in questo post, che la politica abbia un linguaggio proprio, non è certo cosa nuova. Quello che stupisce è il fatto che siano i linguaggi dei media a modificarsi in funzione dell'ultimo trend politico e mai il contrario.
Questo a scapito dell'informazione.

La comunicazione di Berlusconi ha distorto quella politica, ne ha distorto il lessico, le regole perfino la gestualità.  I dialoghi fra politici erano cambiati, prima ci si esprimeva uno alla volta, ora uno sull'altro. I talk show ci insegnano che non importa cosa si dice ma come lo dice, bisogna urlare più forte degli altri. Anche i numeri, i dati, così fondamentali per comprendere che accade,  vengono utilizzati a casaccio o peggio, inventati sul momento. Il problema sta nel fatto che nessuno, i media che dovrebbero farlo!, li verifica.

5 nov 2011

Interviste, giornalisti e bavaglio

L' Italia è l'unico paese in cui ogni giorno i quotidiani pubblicano interviste a politici. Sui quotidiani stranieri è un fatto raro, comunque poco utilizzato.
In Cina esiste un'agenzia che controlla radio, tv e cinema. Essa ha imposto di trasmettere ogni sera due ore di notizie approvate dal Governo ha, poi, annunciato nuovi vincoli e restrizioni per la versione cinese di Twitter.
In Italia, c'è il bavaglio all'informazione?

In Italia, al massimo, c'è chi volontariamente si fa imbavagliare. In Italia non sono, piuttosto, i giornalisti stessi a mettersi al servizio di qualche politico, a far da portavoce solo per suscitare polemica e conseguente interesse per la 'puntata' numero 2 della storia che non ci racconta nulla di nuovo?

12 ott 2011

Twitter-consigli

Ci sono sparsi per la rete tantissimi consigli e strategie per usare twitter al meglio. Per accrescere il proprio business, per entrare in contatto con i giornalisti, per rafforzare la propria rete e così via. Spulciando fra le righe i buoni consigli si trovano sicuramente, ma ci sono anche banalità ripetute o idee per nulla produttive, o solo idee curiose.

A questo link l'ultimo di questi articoli che mi è capitato di leggere.

L'obbiettivo è catturare l'attenzione dei giornalisti. Aldilà delle banalità iniziali e di aluni consigli utili, ciò che mi ha colpito è il punto che suggerisce di ringraziare pubblicamente tramite un tweet un giornalista per aver partecipato ad un evento o perchè ha trattato la notizia promossa.
Ho dei dubbi che questo faccia piacere, d'accordo a noi giornalisti piace essere coccolati ma qui si finisce per passare da 'venduti'. Che ne pensate?

10 ott 2011

Due giorni per (?) il giornalismo a Firenze

Le penne con il logo, le cartelline lucide, dieci euro di buono pasto.... Questo, quanto viene consegnato non appena accreditati alla due giorni per la Carta di Firenze: Giornalismi e giornalisti per la dignità della professione. Una carta della deontologia sulla precarietà del lavoro giornalistico.

Non sono partita per Firenze, con delle grandi aspettative e non sono stata contraddetta. A fine della due giorni è stato approvato un testo che, secondo me, nulla di nuovo contiene e che, non ha disilluso le mie aspettative. Gli strumenti, per fare il nostro lavoro in modo corretto ed essendo pagati in modo dignitoso, già ci sono. Il problema è tutto italiano: non si utilizzano, non si mettono in pratica.

15 set 2011

Tutti a Firenze!

Segnalo l'evento per tutti i giornalisti a Firenze il 7 e 8 ottobre prossimi.
Giornalismi e giornalisti per la dignità della professione.

Ecco qui maggiori informazioni e dettagli.

A questo link il programma delle giornate.

Se qualcuno dalla Liguria intende andare, contattatemi.