Dal 3 giugno Le Monde è ufficialmente in vendita. Una testata prestigiosa, un quotidiano che da sempre è simbolo di qualità lontano dalle mode del momento sta soffrendo per una società editrice in crisi, che ha bisogno di nuovi fondi per evitare di chiudere i battenti.
L'unica soluzione per salvare il quotidiano sembra quella di far entrare nuovi azionisti nella società. Fra chi sta valutando l'entrata sembra esserci anche il Gruppo editoriale l'Espresso. Fra gli altri possibili azionisti: il gruppo svizzerto Ringier (pubblica il quotidiano di Ginevra e Le Temps), la società editrice spagnola Prisa (El Pais) e un trio di imprenditori: Pierre Bergé, Xavier Niel (fondatore del provider Free) e infine il finanziere Matthieu Pigasse.
Rimane cosa certa che l'arrivo di nuovi soci muterà la governance della storica società editrice. Dalla sua fondazione, infatti, Le Monde è sempre stato controllato dai giornalisti, che hanno, ancora per poco, la maggioranza delle quote. Questa posizione non potrà, però essere mantenuta, dopo l'aumento di capitale necessario.
L'unica soluzione per salvare il quotidiano sembra quella di far entrare nuovi azionisti nella società. Fra chi sta valutando l'entrata sembra esserci anche il Gruppo editoriale l'Espresso. Fra gli altri possibili azionisti: il gruppo svizzerto Ringier (pubblica il quotidiano di Ginevra e Le Temps), la società editrice spagnola Prisa (El Pais) e un trio di imprenditori: Pierre Bergé, Xavier Niel (fondatore del provider Free) e infine il finanziere Matthieu Pigasse.
Rimane cosa certa che l'arrivo di nuovi soci muterà la governance della storica società editrice. Dalla sua fondazione, infatti, Le Monde è sempre stato controllato dai giornalisti, che hanno, ancora per poco, la maggioranza delle quote. Questa posizione non potrà, però essere mantenuta, dopo l'aumento di capitale necessario.
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